Monte Roccerè (m. 1829) da Sant’Anna di Roccabruna

  • Località di partenza: S. Anna di Roccabruna (CN)
  • Quota di partenza: 1252 m
  • Dislivello: 582 m
  • Tempo di percorrenza. 1h45′ la salita – 1h10′ il ritorno
  • Difficoltà: E

Accesso: Da Cuneo si raggiunge Dronero, quindi si risale la Val Maira fino a Roccabruna, svoltando a destra in direzione delle numerose borgate del comune. Si lascia a destra la strada per borgata Centro, per attraversare le borgate Giorsetti, Dao, Belliard, fino alla borgata S. Anna di Roccabruna (m.1252). Nei pressi del Santuario si segue a destra un’ampia strada asfaltata diretta a S. Damiano Macra, dove è possibile posteggiare ai lati.

DSCN6406

Itinerario: Proseguendo sulla strada si raggiunge un bivio. Lasciata a sinistra la strada principale diretta a S. Damiano Macra, si prosegue sulla sterrata a destra in direzione del colle della Ciabra in un fitto bosco di conifere. A quota m. 1430 si lascia a destra una carrareccia utilizzabile per il giro ad anello, proveniente dalla borgata Castello. La traccia sempre ben evidente in alcuni tratti presenta pendenze importanti. Usciti dal bosco si trascura a sinistra il sentiero per la borgata Roi raggiungendo la “Strada dei Cannoni”. Questo percorso, che inizia in località Colletta di Rossana e si conclude al Colle della Bicocca, fu realizzato dagli ingegneri dell’esercito piemontese nel 1744, per arginare l’avanzata dell’armata franco-spagnola e si sviluppa per circa 40 km. Qui si prosegue a destra, fino a raggiungere il punto di maggior depressione dello spartiacque dove e’ presente un parcheggio (colle della Ciabra – m. 1708 – 1h 30′ circa da Sant’Anna di Roccabruna). All’inizio della strada asfaltata, si prosegue diritto su un sentiero che si inoltra nel bosco. Si trascura a destra una traccia poco evidente che scende verso S. Anna per risalire verso sud-est il crinale erboso in mezzo a grandi massi. Con un ultimo ripido tratto raggiungiamo la croce di vetta.

L’area circostante la piccola vetta (ed in particolare il suo versante sud) raccoglie importanti manifestazioni di arte rupestre risalenti probabilmente all’età del Bronzo: sono migliaia di incisioni coppelliformi (fori emisferici praticati artificialmente nella roccia) in un area di 20 mila metri quadrati che furono scoperte  nell’agosto 1991 da Riccardo Baldi, studioso di Verzuolo, che ne documentò il ritrovamento sul Bollettino del Centro Studi di Arte Preistorica di Pinerolo.  Più recentemente l’astroarcheologo aostano Guido Cossard ha studiato la disposizione dei fori scolpiti su una roccia, rilevandone una sorprendente similitudine con la costellazione dedicata al mitico eroe greco che uccise la Medusa, Perseo, che dimostrerebbe come chi ha inciso quelle coppelle avesse a disposizione conoscenze astronomiche non comuni. La comparazione fotografica è stata pubblicata su http://www.asterisk.apod.com prestigioso sito della Nasa americana.

Perseus constellation on the rock at Roccerè da www.asterisk.apod.com

Perseus constellation on the rock at Roccerè da http://www.asterisk.apod.com

 

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