- Località di partenza: Tetti Gaina (1075 m)
- Quota di partenza: 1091 m
- Dislivello: 580 m
- Tempo di percorrenza. 1h45′ – 1h15′ il ritorno
- Difficoltà: E
Accesso: da Cuneo si raggiunge Borgo San Dalmazzo, per risalire la Valle Gesso fino a Valdieri (774 m), si superano quindi l’abitato di San Lorenzo, la piccola borgata di S. Anna e successivamente Tetti Gaina, dove ottocento metri dopo la sbarra, troviamo a destra a lato della strada, due ampi posteggi dove lasciamo l’auto (1105 m – 2,5 km a monte di S. Anna).
Itinerario: Valicato il torrente Gesso su una solida passerella (m.1091), oltre un praticello, si prende a sinistra, lasciando dopo breve tratto, a destra, il sentiero diretto al Bivacco Gandolfo, per inoltrarci in un fitto bosco di faggi (segnavia N5). La mulattiera sale con regolari serpentine, per poi addentrarsi nella stretta gola scavata dal Rio della Vagliotta. Si sale sulla sinistra orografica del Vallone laterale, ora con tornati piu’ ripidi e stretti. Quindi dopo 45 minuti, si esce dal fitto bosco, tagliando in leggera discesa sotto placche lisce, per poi riprendere la salita, che in un’ora circa ci porta ad una passerella (m.1427).
La si attraversa, elevandosi quindi sulla destra orografica del vallone, con una nuova serie di tornanti. Si raggiunge un poggio, da dove alla nostra destra appare la gialla sagoma del nostro bivacco, davanti a noi invece, possiamo ammirare la bella cascata generata dal torrente che precipita dal ripiano pascolivo.
Si continua a salire con ampi tornanti (tagliati ogni tanto da scorciatoie) fino a raggiungere l’ultima balza rocciosa, oltre la quale, si apre la conca pascoliva sede del Gias Vagliotta inferiore (m. 1595). Poco prima della costruzione si trova un bivio, dove lasciando a sinistra il sentiero per il Bivacco Costi (segnavia N7) e il Passo Barra della Vagliotta (segnavia N5), seguiamo la traccia di destra (segnavia N5b) che passa davanti alla costruzione dei pastori e scende a valicare su ponticello il Rio, risalendo poi su evidente traccia, tra grandi massi, la conca prativa alla base dell’Asta Sottana. Si continua ora nuovamente a salire con un’ultima serie di ampi tornanti per raggiungere il costone roccioso dove è situata la capanna sociale Roberto Barbero (m. 1670).
Il Bivacco costruito nel 1965, e’ dedicato al giovane alpinista Roberto Barbero, scomparso sulla catena delle Guide. Ritornando in direzione del Gias, è possibile intercettare una traccia di sentiero sulla destra, da dove e’ possibile raggiungere un glacio-nevaio perenne, dove gruppi di montanari, ricavavano il ghiaccio, per i rinfreschi delle ferie estive della corte Sabauda, nelle Case Reali di Sant’Anna.
Curiosità sui nomi dei luoghi (tratte da M. Bruno: “Alpi sud-occidentali tra Piemonte e Provenza”): Vagliotta, secondo il Bruno, indica probabilmente una “piccola valle”. La base valle ha una grande diffusione nella toponomastica alpina ed è presente in varie forme. Es. Valasco, suffisso in asco “grande valle”, Valaure “valle ventosa” dal provenzale auro “vento”, Valmiana “valle mediana” ecc.. Asta (o lasta), il significato del termine nella parlata provenzale alpina indica un elevazione slanciata e formata da placconate rocciose.