Pelvo d’Elva (m. 3064) dal Colle Bicocca

  • Località di partenza: Colle Bicocca
  • Quota di partenza: 2285 m
  • Dislivello: 779 m
  • Tempo di percorrenza. 2h15′ – 3h00′ il ritorno
  • Difficoltà: F

Accesso stradale: Da Dronero si risale la Valle Maira con la S.S. 22 fino a Stroppo, dove a destra si prende la rotabile che raggiunge il Colle Sampeyre, di qui a sinistra dopo circa 6 km di strada sterrata (in discreto stato) si perviene al Colle Bicocca dove è possibile lasciare l’auto.

Cima dalla caratteristica forma piramidale, da qui il suo nome Pelvo (alta montagna rocciosa generalmente a forma piramidale), formata da quaziti si staglia sulla cresta spartiacque Maira-Varaita. Per la sua particolare posizione e bellezza fu salita da numerosi famosi alpinisti, quali il reverendo americano Coolidge, nel 1890, con già all’attivo un gran numero di prime ascensioni nella catena alpina e successivamente dalla Comitiva del nobile inglese Conway durante la sua attraversata della catena alpina. Ad accompagnare il gruppo inglese anche due soldati gurkha nepalesi, Karbir e Amar Sing. Conway descrisse il suo viaggio attraverso le Alpi nel libro “The Alps from end to end” (Westminster, 1895), dedicando un intero capitolo alle Alpi Cozie. A proposito del favoloso panorama offerto dal Pelvo, scrisse: “La vista che ci circondava, mentre sedevamo accanto all’ometto della vetta, era superba. Del resto si sa che è uno dei più bei panorami delle Alpi meridionali. La pianura piemontese si estendeva ai nostri piedi con colori incredibilmente dolci dai toni lievemente diversi. Il mare di nuvole si versava sui passi degli Appennini per fondersi nella foschia dietro di loro. Nastri argentei del fiume intagliavano la pianura viola. Pigramente nel cielo passavano sottili strisce di nuvole.  Più vicino c’erano le verdi valli con le colline erbose a sud e spoglie nei versanti nord. Dall’Argentera al Viso, le montagne più alte racchiudevano con un profilo ben delineato la valle superbamente colorata ai nostri piedi. Restammo per un’ora a goderci la bellezza del panorama”

Itinerario: Dal Colle Bicocca (m. 2285) si segue il marcato sentiero che parte in direzione della nostra cima. Oltre le Rocche del Pelvo (m. 2352), si lascia a sinistra la diramazione per il Lago Camoscere e il Bivacco Bonfante (sentiero T6), per continuare sul sentiero che risale lo spartiacque Maira-Varaita (Costa Cialm). Lasciata a destra una traccia per Chiazale, si prosegue fino a raggiungere una fascia rocciosa.

Il Pelvo d'Elva visto dal Colle Bicocca all'alba

Il Pelvo d’Elva visto dal Colle Bicocca all’alba

Particolare attenzione dovrà essere posta per identificare sulla roccia le segnalazioni e gli ometti, che ci fanno abbandonare ora il sentiero, che ancora prosegue, per risalire con semplici passaggi fra le rocce la fascia. Si piega quindi a sinistra su buona traccia fino alla base di un ampio canalone (attenzione pericolo di caduta pietre), che con stretti tornanti raggiunge una serie di placche lisce, che si risalgono direttamente grazie alla presenza di una corda fissa e una catena.

In cima al canale, si prosegue a sinistra, raggiungendo un’ampio pendio detritico poco inclinato, da dove seguendo tracce di sentiero ed ometti di pietre, raggiungiamo la croce di vetta del Pelvo d’Elva (m. 3064 – 2 h 15′).

In cima al Pelvo d'Elva

In cima al Pelvo d’Elva

Per la discesa è raccomandata la cresta sud-sudest che porta con ripido sentiero al Colle Camoscere (m. 2899), quindi prosegue sulla dorsale rocciosa transitando nei pressi della cima del monte omonimo, per poi discendere i magri pendii e raggiungere i massi alla base della Rocca Gialeo. Si scende ancora fino al Piano di Camoscere (o Vallonetto) sede del Lago Camoscere (m. 2644), nelle cui vicinanze sono presenti i ruderi di una caserma.

Da qui è possibile raggiungere su mulattiera che scende a sud ovest, un ampia spianata dove è stato costruito il Bivacco Elio Bonfante (12 posti, CAI di Bra) e a pochi metri la Fonte Nera dove è possibile approvvigionarsi di acqua. Nei pressi della fonte convergono i sentieri provenienti da Elva (T5) e Campiglione di Prazzo (T7).

Il Bivacco Bonfante con alle Spalle il Chersogno

Il Bivacco Bonfante con alle Spalle il Chersogno

Ritornati alla conca petrosa dove a sede il Lago delle Camoscere, si intercetta la mulattiera (T6) che verso levante attraversa a m. 2452 la Costa Bella, dove alcuni tratti sono in frana. Quindi contorna un ampio vallone (Conca del Lupo – fonte) e perviene alla Costa Pellonetti. Costeggiamo  ancora i fianchi orientali del Pelvo, raggiungendo la Fonte Matte’ (m. 2372). Al bivio si prende a destra lasciando a sinistra il sentiero diretto per il Pelvo. Costeggiamo le Rocce del Pelvo e oltrepassati i ruderi “ex militari” a m. 2296 perveniamo al Colle Bicocca (3 h).

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