- Località di partenza: S. Sisto, vallone di Gilba (Brossasco)
- Quota di partenza: 1169 m
- Dislivello: 900 m
- Tempo di percorrenza 4h (da S. Sisto fino al M. Ricordone) – 1h3o’ il ritorno
- Difficoltà: E
Accesso stradale: da Saluzzo o Costigliole si raggiunge Piasco, quindi si risale la Valle Varaita attraversando Venasca e l’abitato di Brossasco (8 km da Piasco). Sul lato destro della provinciale all’altezza della Cappella di San Rocco, inizia la rotabile del lungo vallone di Gilba. Si supera sulla destra la Cappella ottagonale di S. Giacomo, quindi le borgate Colletto, Gilba Inferiore, la Sibona, fino ad incontrare una diramazione sulla destra per S. Sisto (9,4 km da Brossasco).
Lasciata l’auto nel piccolo posteggio della borgata, si risale la ripida strada asfaltata sulla sinistra in direzione della Borgata Chiabrandi (m. 1214). Continuando oltre la borgata sulla strada principale si arriva ad un bivio, dove, lasciata la strada sulla destra (che continua in falsopiano), si rimonta la carrareccia di sinistra che conduce alle Meire del Gias (m. 1329). All’inizio del gruppo di casolari, sulla destra troviamo una fontana, con alle spalle una ripida mulattiera che risaliamo, addentrandoci nel bosco, fino a raggiungere in direzione monte un avvallamento erboso. In cima alla conca, sono evidenti due piste forestali, una verso sinistra più in alto e l’altra poco più in basso costeggiata da un evidente antico sentiero che seguiremo fino ad un bivio (cartelli segnalatori). Proseguiamo ancora sulla nostra strada in salita, fino a pervenire sullo spartiacque Varaita-Po (m. 1517) dove è stata costruita la Cappella di S. Bernardo di Gilba (1h da San Sisto).
Si segue ora sulla sinistra il sentiero sull’ampia cresta che risale le pendici del Bric La Costa (m. 1713). Successivamente si tocca la cima del Bric Arpiol (m. 1713), per poi perdere quota e raggiungere il Colle dell’Arsep (m. 1686) e nuovamente riprendere la salita per il Bric La Piata (m. 1731).
Con ripido sentiero, scendiamo ora al sottostante Colle di Gilba (m. 1524 – 2h 30′ da S. Sisto).
Dal Colle parte una via quasi pianeggiante in lungo diagonale verso sud, che costeggia le pendici della Testa di Garitta Nuova, quindi inizia a salire per raggiungere con un paio di ripidi tornanti (alla base del Monte Gardiulot) la depressione del Colle del Prete (m. 1716 – 45′ dal Colle di Gilba).
Dal Valico che separa il vallone di Gilba, dall’ampia conca di Rore, seguendo a sinistra la cresta spartiacque su evidente sentiero, si perviene con ampi saliscendi al Passo di Malaura (m 1646 – 30′ dal Colle del Prete). Risalendo a sud la dorsale pascoliva, segnalata da numerosi paletti infissi nel terreno, si raggiunge in breve alla cima del Monte Ricordone (m. 1764 – 15′ dal Passo), dov’e’ posizionato un ripetitore. Una croce metallica poco più in basso, ricorda una grave tragedia avvenuta il 19 gennaio 1885, quando una valanga si staccò dalle pendici del monte e si abbattè sul paese di Frassino, distruggendo tre frazioni e causando la morte di 80 persone.
Discesa: Si riprende il sentiero utilizzato per la salita, per ritornare al Passo di Malaura. Dopo una ventina di metri si stacca a mezzacosta sulla destra (verso nord), nel vallone di Gilba, un evidente sentiero in alcuni punti invaso da bassi arbusti. Si devia quindi a sinistra su un costone con grandi faggi che la mulattiera (ora migliore), discende con alcuni tornanti. Si arriva quindi ad un bivio (ben segnalato), dove si segue per la Borgata Richetta (sinistra, direzione nord). Dopo un breve tratto di strada sterrata si arriva nella Borgata (m. 1350) da dove si segue la carrozzabile asfaltata che discende fino ad incontrare il ponte da dove poco oltre sulla sinistra si stacca la diramazione per la Borgata S. Sisto.