- Difficoltà: EE
- Località: Chiappera – Piana di Stroppia
- Quota partenza: 1677 m
- Dislivello: 1520 m
- Tempo: 4h 30′
Accesso stradale: Da Cuneo si raggiunge Caraglio e successivamente Dronero, risalendo quindi la Val Maira lungo la S.S. 22 fino ad Acceglio. Da qui si prosegue in direzione della frazione Chiappera. Procedendo oltre su strada asfaltata si trascura sulla destra il ramo principale che sale in direzione della Croce Provenzale, per proseguire sulla diramazione che supera il torrente Maurin lasciando a sinistra il Rifugio e Campeggio Campo Base. Si continua quindi su strada sterrata fino ad un posteggio (m. 1677).
Qui ha inizio il sentiero Dino Icardi (tacche giallo-blu, S18) che si inerpica tortuoso, sempre ben segnalato, fino a raggiungere a 1975 m circa, un bivio: entrambi i sentieri portano ad una spianata sede di una risorgenza (denominata Lac Ars), ma il sentiero di destra sale ripido direttamente sulla bastionata. L’itinerario prosegue, risalendo con brevi tornanti la falda detritica, al di sopra della risorgenza, fino alla base della bastionata rocciosa che sostiene il sovrastante Vallone di Stroppia, che viene superata con sentiero scavato nella roccia fino ad arrivare a quota 2230 m ad un balcone erboso, su cui è costruito il Rifugio Stroppia. Quest’ultima parte del percorso presenta qualche tratto esposto, in alcune parti protetto grazie alla presenza di funi.
Si procede attraversando su muretto in pietrame e ponticello in legno il salto superiore della Cascata, quindi si riprende a salire con brevi tornanti fino a raggiungere, in una decina di minuti, il Passo dell’Asino (m. 2309).
Si transita sulla sponda occidentale del Lago di Niera risalendo il sentiero, pervenendo quindi ad una palina segnaletica (m. 2380). Si lascia a destra il sentiero principale, per seguire la mulattiera che si inoltra nel Vallone di Stroppia (indicazioni: Passo della Forcellina, Colle Portiola). Quindi risaliamo il vallone superando un primo ripiano, innalzandoci sulla destra guidati sempre dalle tacche rosse (che ci seguiranno fino al Colle Portiola) e bianco-rosse GTA su un pendio a mezza costa che ci porta ad una nuova valletta. Mantenendoci sempre sulla destra si raggiunge una sella e intercettando il sentiero Cavallero (tacche rosso-blu) proveniente dal Passo della Forcellina lo si segue per un tratto fino ad un bivio, dove si riprende il sentiero a sinistra con tacche rosse in direzione del passo della Portiola.
Si raggiunge un crinale, prolungamento della lunga cresta del Sautron. Lo si risale seguendo le numerose tacche rosse, quindi giunti alla base della cresta si hanno due possibilità:

Nella foto a sinistra il fianco nord-ovest del Sautron e al centro il vallone che porta al Colle Portiola
– continuare il sentiero seguendo le numerose tacche rosse, fino al Colle della Portiola, quindi evitato il salto di roccia sul passo con un traverso verso sinistra raggiungere l’evidente sentiero che con stretti tornanti, in circa un’ ora ci porta sulla cima;
– raggiunta la base del fianco Nord-Ovest del Sautron, si seguono i numerosi ometti, che ci permettono di evitare i salti di roccia, e che su sentiero (soprattutto nella parte inferiore piuttosto ripido e costituito da fine detrito) ci permette di raggiungere la cresta nord e guadagnare la vetta del Sautron.